Un consiglio ai Consigli della Comunità Nazionale Italiana in Croazia |
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Scritto da Silvano Zilli |
Martedì 20 Marzo 2007 00:00 |
Ai sensi dell’articolo 23 della “Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali nella Repubblica di Croazia” (“Gazzetta ufficiale”, no.155/2002) e in seguito alle elezioni del 18 maggio 2003 e a quelle suppletive del 15 febbraio 2004, gli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia hanno eletto i membri dei Consigli della Comunità Nazionale Italiana nelle unità dell’autogoverno locale e regionale e i rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana nelle unità dell’autogoverno locale e regionale, al fine di promuovere, salvaguardare e tutelare la posizione della Comunità Nazionale Italiana nella società e per prendere parte alla vita pubblica e alla gestione degli affari locali.
Sono stati così istituiti i Consigli della Comunità Nazionale Italiana per le seguenti unità dell’autogoverno locale e regionale: Sono stati così eletti i rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana per le seguenti unità dell’autogoverno locale e regionale : Le elezioni non si sono tenute, per mancanza di candidati per i Consigli della Comunità Nazionale Italiana, per le seguenti unità dell’autogoverno locale e regionale : Le elezioni non si sono tenute, per mancanza di candidati per il rappresentante della Comunità Nazionale Italiana, per le seguenti unità dell’autogoverno locale e regionale: Stando a quanto sopra riportato, sono 23 i Consigli della Comunità Nazionale Italiana (per un totale di 329 membri) e 3 i rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana esistenti in Croazia. Quindi, si tratta in totale di 332 membri eletti dagli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana. Tenuto conto che i medesimi esistono già da 3 anni e che stando ai mezzi d’informazione soltanto il Consiglio della Regione Litoraneo-Montana (che si è riunito alcune volte per esaminare varie questioni), il Consiglio della Città di Parenzo (che si è riunito recentemente per esaminare la questione relativa alla proposta di nomina del Vicesindaco appartenente alla Comunità Nazionale Italiana a Parenzo) e il Consiglio della Città di Fiume (che ha convocato alcune sedute non riuscendo però a raggiungere il quorum necessario per esaminare questioni di rilevante importanza per i connazionali a Fiume) hanno tenuto alcune sedute lavorative, mentre sembra che tutti gli altri esistano soltanto sulla carta (a meno che non operino in modo carbonaro, all’insaputa dell’opinione pubblica, e non in modo trasparente), sorge spontanea la domanda : che cosa stanno facendo i rimanenti 20 Consigli (con 274 membri eletti) e i 3 rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana nelle loro rispettive autonomie locali e regionali? Per quale ragione non si riuniscono, non affrontano le varie questioni al fine di promuovere, salvaguardare e tutelare la posizione della Comunità Nazionale Italiana nella società e per prendere parte alla vita pubblica e alla gestione degli affari locali? Sembrerebbe che per costoro, che sono stati eletti dagli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana, la medesima non abbia alcun problema da dibattere, esaminare e risolvere nell’ambito delle rispettive unità dell’autogoverno locale e regionale. Da rilevare che i Consigli della Comunità Nazionale Italiana dispongono di mezzi finanziari nei Bilanci delle rispettive autonomie locali e regionali per la realizzazione dei loro programmi e piani di lavoro e che, inoltre, ai medesimi vengono assicurati i gettoni-presenza accanto, naturalmente, al dovuto rimborso delle spese viaggio per l’espletamento della loro funzione. Quindi, ci permettiamo di fare un appello, o meglio, dare un consiglio ai Consigli : suvvia, datevi da fare, fatevi sentire, battete un colpo se ci siete e sebbene investiti soltanto di competenze propositive e consultive (stabilite nella Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali) abbiate almeno la cortesia di essere corretti nei confronti di tutti coloro che vi hanno eletto e quindi di fare qualcosa; cercate di adempiere agli obblighi che vi siete assunti; cercate di diventare un organismo funzionale e strumentale delle Comunità degli Italiani a livello di autonomie locali per l’ulteriore rafforzamento della nostra presenza sociale, nazionale, culturale sul territorio d’insediamento storico, nel rispetto della sussidiarietà con tutti gli altri acquisiti e inalienabili organismi che operano in favore dell’affermazione dei diritti degli Italiani nelle amministrazioni locali; cercate di collaborare strettamente con tutti gli organismi già esistenti e operanti a livello di autonomie locali e regionali con l’intento di affermare, salvaguardare e sviluppare l’identità italiana in Croazia. |
I pareri, le proposte, le idee, i commenti vanno inviati alla seguente e-mail: voxpopuli@silvanozilli.com
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