Mercoledì 22 Marzo 2017 18:35 |
Ai sensi dell’articolo 55, comma 1, della Legge sulle associazioni (“Gazzetta ufficiale” n. 74 del 18 giugno 2014), le associazioni avevano l’obbligo di adeguare i propri Statuti a tale Legge entro un anno dall’entrata in vigore della stessa e, in merito, di presentare la richiesta per l’iscrizione delle modifiche all’ufficio competente, ossia fino al 1° ottobre 2015.
Stando ai dati riportati nel Registro delle associazioni (vedi: https://registri.uprava.hr/#!uvid), sono 45 le Comunitŕ degli Italiani che, nei termini di legge, hanno presentato la richiesta per l’iscrizione delle modifiche al proprio Statuto presso l’ufficio statale competente. A oggi, le richieste di 22 Comunitŕ degli Italiani (riportate qui di seguito al punto I) sono state evase positivamente dall’ufficio statale competente, mentre 23 richieste (riportate qui di seguito al punto II) sono ancora in fase di risoluzione.
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Li soprani der monno vecchio (I sovrani del mondo antico) |
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Martedì 28 Febbraio 2017 20:23 |
Il 21 gennaio 1832, Giuseppe Gioacchino Belli ha composto in dialetto romanesco il sonetto “Li soprani der monno vecchio” (I sovrani del mondo antico), che č riportato qui di seguito. Come riporta “wikipedia” (vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Li_soprani_der_monno_vecchio), “il breve contenuto mostra satiricamente, ma in maniera reale, la situazione italiana del 1800. Tuttavia Belli, analizzando gli aspetti crudi e rozzi della politica del suo tempo, analizza una situazione che puň ricollegarsi a qualsiasi momento storico dell’Italia. Belli nella frase «Io sň io, e voi nun zete un cazzo», analizza la particolare e mediocre condizione del popolino italiano di fronte ai potenti, il quale, a causa della sua stessa scelta di voler essere sottomesso, si ritrova sempre a subire e a tenere il capo chino. Tuttavia il sonetto, se interpretato piů ampiamente, puň riguardare anche qualsiasi altro popolo che č governato da istituzioni corrotte. Come dice nel sonetto l’autore, chi non č Papa, Re o Imperatore nella societŕ, non conta nulla, e nell’editto l’anonimo Re obbliga il popolo a obbedirgli, dacché lui ha diritto di vita e di morte su ogni uomo. In sostanza la critica di Belli č rivolta al popolo romano e italiano, che accetta i soprusi con fiducia, come se non avesse alternative di riscatto”.
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Giovedì 12 Gennaio 2017 07:33 |
Stando al sito internet del Governo italiano, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato i “Contributi all’editoria per l’anno 2015” (vedi: http://presidenza.governo.it/DIE/dossier/contributi_editoria_index.html), e specificatamente per l’Ente giornalistico-editoriale EDIT di Fiume, a favore de “La Voce del Popolo”, l’importo di 489.075,40 euro (vedi: http://presidenza.governo.it/DIE/dossier/contributi_editoria_2015/contributi_stampa_2015/COMMA_2.pdf, numero progressivo 41). Nell’atto si rileva che il termine di conclusione del procedimento č il 31 marzo 2017.
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Mille ne dite, cento ne fate, ma sempre zero valete! |
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Sabato 01 Ottobre 2016 14:05 |
Hanno rinunciato a valori, principi e ideali per scendere spregiudicatamente a compromessi per tornaconto personale. Danno prova del piů spregevole opportunismo. Sono carrieristi dalla millantata bravura. Hanno un percorso politico e ideologico distorto, segnato da conversioni mendaci, imbarazzanti elogi, degradanti frequentazioni, vituperevoli sostegni. Sono artefici di attacchi personali, espulsioni, esoneri, isolamenti, destituzioni nei confronti di chi osa criticarli. Sono fautori di sistemi antidemocratici, creati ad arte per mantenersi al potere. Applicano una politica corporativa, un consociativismo, e cioč la prassi della combutta o comunella, dell’omertŕ reciproca, del clientelismo. Hanno imposto e praticano le tradizioni “servili”, e cosě facendo svelano il loro comportamento cialtronesco.
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